Possiamo stare secondi come giorni ma senza soffio di vento, la barca non si muoverà dalla sua posizione ferma. Senza remi non posso dargli una direzione e così alla deriva di quel calmo mare posso solo sdraiarmi a testa in su e guardare quelle stelle che sembrano immobili. Sposto io lo sguardo per riconoscere qualche stella, quella che mi guida. Mi sento perso.
E così mentre la notte passava, chiudevo gli occhi e speravo che svegliandomi il giorno dopo avrei approdato e toccato terra, anche quella più sconosciuta perchè il mare è troppo immenso e le stelle sono troppo lontane per poterle afferrare.
Chiusi gli occhi e immaginai, dopo sognai. E poi non so.
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