Come si riconosce la felicità?

Ogni giorno, il nostro primo pensiero è il risveglio: travagliato, ritardatario o confusionario. Qui iniziamo a maledire, dapprima la sveglia che è suonata in ritardo, ovviamente dopo tre volte che non l'abbiamo sentita, poi il caffè che nella moka non ha intenzione di uscire, magari perchè abbiamo dimenticato di accendere il gas del fornello. Ogni peripezia ci porta ad odiare il risveglio tanto che riusciamo a portarci questo nostro malessere per tutta la giornata. Al lavoro per colpa del ritardo arriviamo tardi e le nostre commissioni le sbrighiamo con più ritardo, per esempio.
Come possiamo essere felici?
Se mi facessero questa domanda al mattino risponderemmo che la felicità si trova nell'arrivare perfetti alla sede lavorativa, dopo un ottimo risveglio con una colazione già pronta.
Ma la nostra giornata non è andata proprio così. Al lavoro il nostro superiore ci chiede sempre qualche straordinario fuori dal nostro ordinario, qualche servizio più urgente che ci fa dimenticare quello che stavamo facendo prima, una pausa che non riusciremo a consumare in pieno facendoci rilassare giusto quel tempo per andare in bagno a lavarci le mani.
Come possiamo essere felici?
Se mi facessero questa domanda dopo la giornata lavorativa risponderemmo che la felicità si ha nel sapere che quella giornata è finita e che abbiamo portato a casa la nostra paga da buon lavoratore disciplinato e rispettoso e che magari un giorno avremmo una promozione.
Ma ovviamente a parte la paga che non è quella che ci spetta, il resto probabilmente sono solo vacue speranze. La sera torniamo stanchi ed esausti, probabilmente con poca voglia di preparare una cena salutare, o magari finiremmo proprio per comprare una pizza d'asporto. Mangeremo di fretta la nostra cena mentre in TV guardiamo uno programma che non ci fa neanche ridere dopo la giornata passata e dopo esserci lavati i denti e messi il pigiama, ci corichiamo a letto per poi riprendere la nostra giornata.
Come possiamo essere felici?
Magari trovando una cena pronta, un programma che ci aggrada, finiremmo questa bella giornata in bellezza.
Ma non è così, perchè poi suonerà di nuovo la sveglia del mattino, la quarta per la precisione.

Il segreto della felicità, per me, non sta nel guardare al giorno futuro lontano, ma al futuro più prossimo, non al passato più lontano, ma al passato più vicino. Per essere felice non voglio un qualcosa che mi si addica ma un bacio di prima mattina e il suo sorriso la sera perchè mi facciano sentire il buonumore mentre preparo la colazione e un sorriso la sera che non mi facciano pensare al programma disastroso passato alla televisione ma alla giornata che nonostante tutto abbia portato ancora una volta il sorriso. Per me può essere sconvolgente tutta la giornata ma avere lei accanto la mattina e la sera mi fa essere felice.