Luna e cielo

Illuminato, cielo d'inverno.
Stellato, qualcosa d'eterno.
Il cielo ti ripara dal freddo
anche dopo il nostro congedo.

Melodioso, le corde dell'arpa.
Calda, la lana della tua sciarpa.
Ogni abbraccio sincero
esplode di amore vero.

Ogni lacrima ormai versata
dal gusto amaro, assaggiata,
è gioia che mi accompagna
che la mia vita guadagna.

Ogni sorriso che doni
sono come tanti suoni
che messi in un'armonia
accendono la fantasia.

Raggio di sole

Una scogliera colpita dal mare,
impetuosa corroderà il cuore
e la forza del vento che soffierà
spazza tutto e via porterà.

E nel pieno inverno, gelido,
un sentimento un pò avido.
sperato e voluto, il sole,
riscalda nel tepore del calore.

Irradia e illumina,
ti ferma e ti fulmina.
E' piacevole lo stare
e il volerti amare.

Silenzio!

E quando ti prende la malinconia, quando ti prende la morsa che non ti fa dormire. Tu sorridi e io? Io ti imito solamente. Sono patetico vero? Sono patetico perchè non seguo la mia via ma solo una tua scia. Sono ancora incatenato. Ma ho le chiavi. Non le voglio solo usare. Voglio credere che qualcosa sia rimasto, che ti accorga di me. Che ti sto seguendo. Non dormo, non vivo. Non rido, sorrido. Non riesco a sforzare sincerità, non macchio il mio cuore. Lascio immutabile e non mi sforzo. Sembro rinchiuso in una gabbia, ma sò perfettamente che la gabbia l'ho creata io. E di false illusioni voglio sperare solo che sia tutto un sogno. Un brutto sogno dove mi svegli con un bacio. Dove possa io ancora guardarti serenamente, senza rimpianti e rimorsi. Senza che la lontananza sia così fitta. Quando guardarci negli occhi ci strappava l'anima. Quando mi perdevo in te.

Sono come un fantasma ormai: spavento gli altri e me.
Come un'ombra: seguo quello che fai.
E invece tu sei viva, io me ne sono dimenticato.

Agonia

Vidi negli occhi di lei la morte,
fu solo opera della mia sorte
d'abbandonar luogo comune
e cercar ormai nuove fortune.

Smeraldi cerulei d'ambra,
opposto al color dell'ombra,
perduta la via mi sembra
un posto nella tomba.

Banchetto alla perdizione,
festeggio alla sparizione,
inneggio al cambiamento,
onoro il mutamento.

Cinico e falso il mio essere.
Ossessivo quel mio avere.
Sentivo di nuovo quel bisogno
di possedere un bel sogno.

Amaranto

Verde smeraldo, mattino di primavera che mi arieggiava dietro la testa. Calmo e silenzioso, sul prato tra i fiori. Mi stendevo rilassato con un libro ma non riuscivo ad aprirlo per la bella giornata. Sedevo sotto una siepe riparato dal sole. Guardavo in lontananza una figura che si avvicinava in bici. Era un amico che non vedevo da molto. Mi sorrise mentre poggiava il cavalletto sul ciglio della strada e mi raggiungeva. Un saluto veloce, una chiaccherata e i racconti della vita vissuta prima del nostro ritrovarci. Come se non ci fossimo mai divisi. Ma erano strade scelte in virtù dei nostri ideali, delle nostre vite non più sinergiche e non più uguali. Come perdere una parte di te stesso, come ritrovarlo e non riuscirlo più a incastrarlo. Come fosse un altro tipo di puzzle. E fa male saper che ti manca il pezzo per completare il tuo puzzle e che quello che hai ritrovato non è lo stesso di qualche tempo prima. Tante le parole e poi un arrivederci, un non vedersi più di nuovo per tanto altro tempo.
Riaprii il libro e inizia a leggerlo.

Nitido

E' tutto più chiaro. Quando vedi l'orizzonte e riesci a scorgere le nuvole che si avvicinano e scegli di tornare indietro prima della bufera. Mi tocco la faccia, sfregiata. Mi sfioro i capelli che ormai imbiancano. Il tempo sta passando e non ho premura di aspettare così tanto. Le decisioni di attesa le lascio a chi la pazienza la conserva ancora come virtù. Io ne ho fatto la mia virtù a suo tempo e ho capito che non mi era servita a niente. Poi ti accorgi del tempo che cambia, della rigidità che si fa sentire sulla pelle, quando il minimo abbassamento di temperatura ti fa tremare. Ci si accorge come si è cambiati.
La mia scelta l'ho fatta a mio tempo e sempre nel tempo ho aspettato la risposta che mai è arrivata. Ora il tempo lo getto via non era la "persona" giusta a cui chiedere. Lascio tutto al caso senza domande, tanto sò che nessuno risponderà.

Solo le anime mi mettono tranquillità, il suono del mare, la sirena che eri, che cantava d'amore. Il mare ora mi mette inquietudine, il mare non lo voglio come amico. Preferisco che mi odi che ti sia indifferente.