Amaranto

Verde smeraldo, mattino di primavera che mi arieggiava dietro la testa. Calmo e silenzioso, sul prato tra i fiori. Mi stendevo rilassato con un libro ma non riuscivo ad aprirlo per la bella giornata. Sedevo sotto una siepe riparato dal sole. Guardavo in lontananza una figura che si avvicinava in bici. Era un amico che non vedevo da molto. Mi sorrise mentre poggiava il cavalletto sul ciglio della strada e mi raggiungeva. Un saluto veloce, una chiaccherata e i racconti della vita vissuta prima del nostro ritrovarci. Come se non ci fossimo mai divisi. Ma erano strade scelte in virtù dei nostri ideali, delle nostre vite non più sinergiche e non più uguali. Come perdere una parte di te stesso, come ritrovarlo e non riuscirlo più a incastrarlo. Come fosse un altro tipo di puzzle. E fa male saper che ti manca il pezzo per completare il tuo puzzle e che quello che hai ritrovato non è lo stesso di qualche tempo prima. Tante le parole e poi un arrivederci, un non vedersi più di nuovo per tanto altro tempo.
Riaprii il libro e inizia a leggerlo.

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