Triste mietitore

Nel chiaror di falce di luna,
nel cielo scuro, stella nessuna.
Tra tempesta di lacrime in mare
che bruciavano gli occhi di sale.

Quando d'improvviso trasse con sè
cuore e anima, vita mia. Di te.
Strappato e lacerato, con tanta fretta
e non c'è pezza che guarir io metta.

Rifugiai solo i miei sogni, desideri
sapevano di realtà. Erano veri.
Lo volevamo, lo volevo. Lo voglio ancora.
Aspetto qui, il tuo ritorno. La nostra ora

di vivere ancor insieme la nostra storia
assurda pratica e nessuna bella teoria,
solo tu ed io, ancora mano nella mano
guardavamo il mondo dietro mentre andavamo.