Al mattino sempre ritorna

Lo spiraglio dell'alba
respira con la tua bocca
in fondo alle vie vuote.
Luce grigia i tuoi occhi,
dolci gocce dell'alba
sulle colline scure.
Il tuo passo e il tuo fiato
come il vento dell'alba
sommergono le case.
La città abbrividisce,
odorano le pietre -
sei la vita, il risveglio.

Stella sperduta
nella luce dell'alba,
cigolio della brezza,
tepore, respiro -
è finita la notte.

Sei la luce e il mattino.

Allegro Sognatore

Era il volo d'un gabbiano,
era come stringere la mano.
dall'alto dei suoi occhi guardare
e dai miei piccoli ammirare,
seduto in riva al mare
ogni onda ascoltare.

Disteso sulla sabbia
caccio la mia rabbia
d'aver lasciato scappare
quello che dovevo amare.

Rinfrescata la mia mente
chiudo gli occhi pensando a niente
ma più che non pensare
mi viene da sognare.

Malinconica pioggia

... e da allora nessun progresso.
E' atroce avere qualcosa davanti a cui siamo impotenti.
Credevo che la pioggia avrebbe lavato tutta la mia tristezza, ma ogni goccia che cade sul mio viso è una lacrima nel mio cuore.
Mi manca tanto, è un dolore infinito.
Ma nessuna resa.
A costo di sfidare il flusso del destino e fare l'impossibile ...

Nei verdi reami

"Venduì, messer Alart!" annunciò la donna elfica all'ingresso del guerriero nel reame boscoso. Era solito scendere dal suo destriero, inginocchiatosi, presa la mano della dama, e leggermente posare le sue labbra sulle dita senza sfiorarle. Sempre sporco e impolverata la sua armatura e il suo viso, ma con sè aveva il sorriso.
"Sempre gentile, milady." salutò il giovane. Rialzatosi fissò la donna. La spada sul suo fianco sinistro, sembrava poco usata mentre lo scudo, poggiato sulla schiena, abbastanza incrinato. Sembrava reduce di una cannonata.
"Ero venuto a parlare con il signore dei boschi. Pericoli incombenti e notizie nefaste reco e ho urgenza di parlare con egli." aggiunse poco dopo.
Non tardò a indicargli la strada e salutarlo. Un bacio in guancia. "Naamarie, Alart Stormbringer. Aa’ menealle nauva calen ar’ malta!"

Il suo scudo sembrava aver difeso fin troppo. Lo spirito era quieto e l'animo in pace. Sembrava non fosse in collera o che non fosse in colpa per nessuno. Non aveva trafitto niente la sua spada?

Frammenti dell'anima

Sei il fulgido specchio delle mie brame,
l'effimero pensiero unico della mia mente,
fra la passione e l'ardore,
nell'eterno dolore del ricordo d'amore.

Annebbia la mia vista,
accechi la mia fantasia.
Vuoi essere la prima e la sola
che permane nella mia anima.

Non ti lascio scappare,
nè ti incateno e costringo.
Sei nata libera come il mare
e io sono il tuo complementare, il tuo cielo.

Siamo il punto di unione nell'orizzonte,
blu sei perchè prendi il colore dal mio riflesso.
Ti estendi verso il basso e io verso l'alto
Vicini eppure così lòntani.

Oceano d'aria

Colorato come un mare,
luminoso come una stella,
profumato come un fiore,
pesante come un metallo,
immenso come il cielo,
solido come la terra,
vuoto come il silenzio,
forte come un pugno,
delicato come una carezza,
lontano come un addio.

Sono così vicino e nello stesso tempo distante.
Averti accanto e sentire che sei solo un involucro di carne senza emozioni.
Sei come morta, ma non per me.

Ingranaggi pieni di ruggine

Come macchine, automatici e abitudinari. Siamo così calcolatori che facciamo le cose più prevedibili, quelle che tutti si aspettano. Nessuno che esce fuori dai canoni. Ognuno segue un suo modello e nessuno che prova a essere diverso dal personaggio che vuole seguire.
Siamo lenti nel capire quello che ci viene posto di fronte e ancora più lenti di quello che ci nascondono. Lentamente però ognuno crede di acquisire una coscienza sua, ma una macchina resta e resterà solo succube di una mentalità più elevata. Anche una intelligenza artificiale è creata da un'altra mente.

Sai, invece chi è il burattino e il burattinaio? Sai chi sono diventato? Quello che di questi canoni se ne sbatte, ma che riesce a vederli. Quelli che sempre sono stati davanti ai miei occhi e ora sono come avresti voluto e invece lo sono diventato solo per me, non per altri.

E all'ombra della luna, delle stelle, rannicchiato a cercare ancora le risposte che non mi hai mai dato e forse neanche sto cercando più. Tanto sono bravo anche a ragionar con la testa mia, e con quella degli altri ingranaggi. Solo un pò di olio per farli girare meglio

Sabbia

Come sabbia nel mare
sulla riva a farsi cullare
dall'acque ondeggiare
e dentro trasportare.

Come sabbia al vento
simil ad un soffio lento
senza ferocia volare
nell'aria lontano andare.

Semplice è modellare,
ancor più facile distruggere.
Come sabbia mi voglio ritrovare
e nel cielo poi cadere.