Come macchine, automatici e abitudinari. Siamo così calcolatori che facciamo le cose più prevedibili, quelle che tutti si aspettano. Nessuno che esce fuori dai canoni. Ognuno segue un suo modello e nessuno che prova a essere diverso dal personaggio che vuole seguire.
Siamo lenti nel capire quello che ci viene posto di fronte e ancora più lenti di quello che ci nascondono. Lentamente però ognuno crede di acquisire una coscienza sua, ma una macchina resta e resterà solo succube di una mentalità più elevata. Anche una intelligenza artificiale è creata da un'altra mente.
Sai, invece chi è il burattino e il burattinaio? Sai chi sono diventato? Quello che di questi canoni se ne sbatte, ma che riesce a vederli. Quelli che sempre sono stati davanti ai miei occhi e ora sono come avresti voluto e invece lo sono diventato solo per me, non per altri.
E all'ombra della luna, delle stelle, rannicchiato a cercare ancora le risposte che non mi hai mai dato e forse neanche sto cercando più. Tanto sono bravo anche a ragionar con la testa mia, e con quella degli altri ingranaggi. Solo un pò di olio per farli girare meglio
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