Musa ispiratrice

Fanciulla, dai boccoli castani come il legno di una ciliegio con i suoi petali rosi fra le tue chiome come fossero farfalle che si posano su di essi. Una scena da dipingere con tutti i colori dell'arcobaleno e le sue sfumature che ti doni grazia per la tua bellezza immensa. Tu hai rapito il mio cuore, tu hai strappato la mia anima, e queste che io ti dedico sono solo poche righe, mentre non posso smettere di mirare la tua soave avvenenza che ha preso possesso dei miei occhi. Tu, dalla voce carezzevole come una mano che sfiora appena il mio viso e che la rende così armoniosa da rimanere estasiato giorni interi ad ascoltarti mentre canti o semplicemente mentre respiri. Tu, dalla delicatezza tenue e dalla pelle soffice e candica, bianca e pura come non sfiorate da altrui mani.
Tu, dama, principessa, musa, hai fatto di me il tuo poeta, tu che sei l'ispirazione dei miei versi, odi il mio nome, e ti prego, rivelami il tuo.

Sono ancora troppo lontano dal poterlo udire chiaramente, eppure mai scorderò quello che mi avete regalato.

Nessun commento:

Posta un commento