Seduto sulle sponde del lago

Volando tra i cieli imbruniti, quando il calar del sole pregiudica l'assenza della luce. La luna non è con me in questa notte e questo lago sembra così tetro come se fosse un rifugio di anime dannate. Non mi rincuora. Avrei voluto essere nella fioca luce di una candela o nel tepore di un camino che illumina e che riscalda la pelle. Ho preferito non essere in un luogo chiuso, ma di aspettare che il vespro lasciasse posto al solitario cielo stellato. Ognuna rappresenta qualcosa per qualcuno, per me solo le stelle. Mi ranicchio per ripararmi dal freddo, ma ho capito che anche con tante coperte addosso, non sentirei caldo. Ho provato a piangere ma le lacrime non scendevano, non era un buon motivo. Poi ho capito, era la tristezza. Non ho sorriso e mi ha reso il cuore freddo. Non ho sorriso e la luna scelse di non offrirmi la sua compagnia. Ho aspettato che arrivasse qualcuno alle mie spalle e invano ho atteso. Mi chiedo domani cosa accadrà se ancora qui dovessi restare e se non volessi tornare.

Ho preferito la solitudine perchè il mio stato avrebbe contagiato quello che mi circonda, ho scelto di uscire perchè essere prigioniero non è un mondo che sopporto. Ho scelto la sera perchè non volevo che nessuno lo venisse a sapere

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