La parte più debole di me

Senza costante con troppe parole non servono a niente eppure non riesco a non dirle.
Pensare.
Convinco me stesso che è colpa del vento le foglie che cadono, stagioni che cambiano e qui.
E' tutto uguale.

Mi muovo sfiorando il senso di tutto ma il centro di niente, lo scudo è pesante per me.
Difendo

La mia parte più debole è quella migliore ma forse neanche esiste o forse l'hai tu.
Non farle del male.

Ho provato ad immaginarti sempre sola, non vedevi l'ora di parlarmi come una volta. E' impossibile per me, vedermi ancora debole.

Respiro il tempo nel senso di svuotamento.

Ho aspettato immobile nell'ombra, resto fermo per non percepire la distanza.
Ho ancora fiato per gridarti il mio nome.
Resto fermo per non assaggiare la tua lama, troppo presto ancora per mostrarti le mie lacrime.

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