Evora

Nei giardini dell'indifferenza,
dove non esiste sofferenza,
riposo finalmente le mie membra,
una pace insperata ormai sembra.

Pareggio i conti con il passato,
destino fin poco amato,
dedicando la propria esistenza
ad un amore nella sua parvenza.

Strimpellando corde dell'arpa,
accompagnato da una danza,
noi due mentre fingiamo un tango
e un cielo di stelle ricamato d'oro

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