Gentile star fermo

Così parev di restare in estate
tra il cullare delle onde infrante
e il sol che pian pian curante
delle persone dallo scoglio tuffate.

Mentre ben si vedeva il faro lontano
che sul porto le navi attraccavano,
partivano e velavano, nell'imboccatura
che il mar formava nell'architettura

Viaggiavo lontano con la mia mente
e tornavo alla giovane età dell'innocenza
dove giaceva assopita la mia coscienza.

Leggevo un libro leggero e semplice
mio compagno fedele e complice
che la lettura pareva divertente.

Fuori non era la mia avventura preferita.
Pensavo che la chiacchiera mi era lieta
Tra te che solente mi insegnavi
e io che sbagliavo nell'imitarti.

Ora qui è fermo come allora,
ma mai sono stato così attento
a quello che ora mi avvalora
e che senza te ormai mi pento.

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